26 Novembre 2024
Attualità

Immigrazione: chi vuole distruggere gli stati nazionali?

Storicamente, l’unica struttura statale – specie in ambito europeo –  che è sopravvissuta nei secoli ed è uscita vincitrice dai conflitti con altre strutture, è la “Nazione”: codificata con la Rivoluzione Francese e poi soprattutto con il “Discorso alla Nazione Tedesca” di Fichte,  ma in realtà preesistente all’una e all’altro. La Nazione ha scompaginato gli

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Attualità

Quelli del machete sono “rifugiati”?

Alla fine, lo ha capito anche l’Europa. Malgrado la sua subalternità al disegno eversivo che vorrebbe farne l’oltremare dell’Africa, l’Unione è stata costretta a prendere atto che i Paesi-membri mostrano una crescente insofferenza per gli effetti di un’invasione progressiva che ha ricadute devastanti in tutti i settori: dall’economia alla sicurezza (individuale e collettiva), dalla previdenza

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Attualità

Obama, il “G7” e la dittatura americana sull’Europa

Il “Gruppo dei 7” – o semplicemente G7 – è il vertice dei capi di governo e dei ministri dell’economia di quelli che una volta erano i sette paesi più ricchi del mondo: USA, Canada, Giappone, più il quartetto europeo Germania-Inghilterra-Francia-Italia. Costituito nel 1976, ha sempre svolto con zelo il ruolo per cui era stato

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Attualità

Si chiama “tenuità” il richiamino per i delinquenti stranieri

Sapete perché in Italia ci sono tanti delinquenti stranieri? E non parlo soltanto dell’aliquota fisiologica di singoli criminali, che emigrano in cerca di un territorio più ricco da aggredire, ma anche di tutte le “organizzazioni” (alcune delle quali altamente specializzate) che hanno deciso di stabilirsi qui da noi: dalle tante “mafie di colore”, ai trafficanti

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Attualità

Lezioni di Realpolitik

 Finalmente qualcuno ci è arrivato!  Mentre la sciocca Europa a trazione tedesca continua ad imporre assurde sanzioni alla Russia (per questioni squisitamente interne in cui non avrebbe alcun titolo ad intervenire se non per servile piaggeria nei confronti degli USA) che, guarda caso, danneggiano in massima parte il nostro Paese, il leader greco Tsipras coraggiosamente

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Attualità

A pesci in faccia

Torino, data odierna           Abbiamo testé  appreso, con la gioia sincera di europeisti convinti, che il governo Olandese ha appena deciso di non darci il becco di un quattrino per i costosissimi restauri della fontana della barcaccia  in piazza di Spagna a Roma e che gli unici soldi che la municipalità  romana

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Attualità

La mistificazione come metodo

Il Corriere della Sera del 1 marzo, nei commenti della manifestazione romana della Lega, da l’esatta misura di come vedono e raccontano la politica, non solo i giornalisti di regime, ma anche i “moderati”, cioè i benpensanti, quella borghesia che non ama i toni forti, che predilige i loden, che apprezza le definizioni inglesi, che

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Economia

Gli “aiutini” di Draghi serviranno alle banche, non ai cittadini

Ricordate gli 80 euro di Renzi? Dovevano servire a “far ripartire i consumi”, a “dare una sferzata all’economia”, se non addirittura ad inaugurare una storica stagione di “redistribuzione della ricchezza” in favore dei ceti meno abbienti. Orsù, alzi la mano chi ha visto l’ombra di tutto ciò: il rilancio dei consumi, la sferzata e tutte

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Attualità

Dalla Sgrena, a Greta e Vanessa: una nazione devitalizzata dalla sinistra, mentre i giapponesi ci impartiscono l’ennesima lezione di dignità

di Riccardo Rosati La liberazione di Vanessa Marzullo e Greta Ramelli in Siria riporta alla memoria quella di altre due cooperanti in Medio Oriente: Simona Torretta e Simona Pari, sequestrate a Baghdad circa dieci anni fa. In tutta Italia si organizzarono fiaccolate e cortei per chiedere il rilascio delle Due Simone, come vennero ribattezzate dai

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Cogitamenti

Carnevale, ogni Renzi vale

Anni fa, discutendo con amici avveduti, concordammo sul futuro prossimo politico-sociale: fine delle ideologie (era caduto il porco Muro), e avvio a passo spedito verso un dirigismo centralista autoritario. Non ci voleva una gran zucca, in verità. Bastava liberarsi dall’imbonimento mediatico, dal perbenismo culturale, dalla supina accettazione di frasi fatte e ridondanti con crescente frequenza

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