27 Dicembre 2024
Attualità

Il signor Maniman – Roberto Pecchioli

Abbiamo incontrato il signor Maniman. Circola in milioni di esemplari d’ ambo i sessi (e oltre, dati i tempi) tutti uguali, identici: il trionfo del medesimo. Maniman non è un cognome di famiglia, ma un manifesto, un programma di vita. Si tratta di un’espressione dialettale ligure intraducibile, che significa, più o meno, “non si sa

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Attualità Cultura

Nel cognome del padre – Roberto Pecchioli

Ci sono pezzi che si scrivono a futura memoria, per un unico motivo, lasciare una traccia, mostrare nell’epoca del totalitarismo dolce, dell’unanimità gioiosa e zoologica delle magnifiche sorti e progressive, che alcuni strampalati non la pensavano come la massa. La corte costituzionale ha dichiarato illegittime le norme che attribuiscono ai figli il cognome del padre.

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Crisi Ucraina

L’arma segreta della Nato – Umberto Bianchi

È oramai cosa risaputa, che le guerre si vincono anche a colpi di propaganda. Un fenomeno questo, che con la massiccia diffusione delle tecnologie legate all’informazione, ha oggi assurto a vero e proprio paradigma. Ed il caso del conflitto in Ucraina, sta lì a dimostrarcelo. Mai come in questo frangente, i media “embedded”, hanno saputo

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Attualità

Ambiente versus Natura – Roberto Pecchioli

In passato eravamo convinti che le convulsioni del nostro tempo fossero dovute a un groviglio di sconcertanti contraddizioni. Adesso siamo certi di vivere in un mondo invertito. E’ come una bussola impazzita che segna il sud anziché il nord. Parliamo di libertà e accettiamo il più insidioso totalitarismo; rivendichiamo autonomia e abbiamo ceduto la proprietà

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Crisi Ucraina

Dietro le bombe di Kiev – Enrico Marino

Quando nel 2014 Martin Armstrong – un gestore di fondi d’investimenti sovrani multimiliardari – scrisse: “Andremo in guerra contro la Russia” e “Prepariamoci alla terza guerra mondiale”, perché occorre distrarre la gente dall’imminente declino economico, furono in pochi a prenderlo sul serio e nessuno, tra i grandi media mainstream, rese partecipe la più ampia platea

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Crisi Ucraina

Attacco all’Eurasia – Umberto Bianchi

Come d’improvviso, la nostrana opinione pubblica assieme a quelle di mezza Europa, sembra essersi dimenticata del famigerato Covid. I dati sulla pandemia vengono oramai frettolosamente e disinteressatamente snocciolati, l’emergenza sanitaria sembra squagliarsi dinnanzi all’avvicinarsi di una stentata stagione primaverile…Fine dello stato d’emergenza dunque? Fine delle paure e ritorno ad una sia pur difficile, normalità? Manco

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Crisi Ucraina

Ucraina, il ritorno della Storia – Claudio Antonelli

Cercherò di evitare, in queste righe, quell’emotività e quel moralismo che permeano invece il concitato “parlare per parlare” su Ucraina, Russia o su altri temi, nella nostra Italia, dove il tema di politica estera nei “talk show” portava, fino a ieri, su Giulio Regeni e sul “nostro” Patrick Zaki, suscitatori dalle Alpi alla Sicilia di

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Attualità

Psyop, tre guerre psicologiche – Roberto Pecchioli

Taca, Zaclèn! Attacca, Zaclèn, anatroccolo – soprannome del musicista Carlo Brighi – è stato per decenni il segnale d’inizio per le orchestre del ballo liscio. Taca Zaclèn, attacca, televisione, stampa, comunicazione, circo mediatico, dà inizio e prosegui sino allo sfinimento la fabbrica della manipolazione a ciclo continuo. Dal febbraio 2020 è in corso una vera

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Attualità

Le code del diavolo – Roberto Pecchioli

Ore 20,45, esterno notte, quartiere piccolo borghese di una città italiana. Il silenzio è surreale, luci fioche nella sera invernale. Tutto è chiuso, pochissime automobili, nessun passante. In fondo alla strada, una croce illuminata di verde segnala una farmacia. Una piccola folla di forzati del tampone attende il suo turno, intabarrata negli abiti pesanti. Le

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Attualità Politica

 Commedia all’italiana – Umberto Bianchi

Annunciata da peana di ludibrio ed altisonanti squilli di tromba, la rielezione di Sergio Mattarella al soglio di Presidente della Repubblica, ha avuto l’apparenza di un vero e proprio miracolo all’italiana, all’insegna del classico e gattopardesco che “tutto possa cambiare, perché nulla debba cambiare”. Dopo liti, battibecchi, veti incrociati e rifiuti. Dopo una risma infinita

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