Sul senso dell’Eresia, con Kierkegaard e Bauman – Simone Santamato
Per una riabilitazione del termine Convenzionalmente, etichettare qualcuno come “eretico” non è certamente fargli il migliore dei complimenti: nell‟accezione gergale, o meglio comune, il termine assume un significato del tutto poco felice, certamente poco elogiativo. Questo lo dobbiamo – innegabilmente, a secoli (pensiamo al „3-„400, „500 ed al „600[1 ) dove, l‟eresia, veniva religiosamente combattuta