17 Luglio 2024
Livio Cadè Spiritualità

Il sogno di un idiota – Livio Cadè

«La bellezza è verità, la verità è bellezza: questo è tutto ciò che voi sapete in terra e tutto ciò che vi occorre sapere». (Keats) “La bellezza salverà il mondo” è un concetto che, in chi si diletti di cercare soluzioni alla crisi della civiltà, produce un un effetto consolante, come un’improvvisa e gradita illuminazione.

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Filosofia

Tolstoj e l’arte al tempo del rogo dei libri – Roberto Pecchioli

Là dove si bruciano i libri, si finisce per bruciare anche gli uomini. Così scriveva il poeta tedesco Heinrich Heine. Nel 2022, dopo lo sceicco Omar nel VII secolo con la biblioteca di Alessandria, summa della sapienza antica, in continuità ideale con i roghi nazisti nel 1933, il ministero ucraino della Cultura (???) ha ordinato

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Livio Cadè Spiritualità

Simplicissimus – Livio Cadè

«Chi ha un cuore, getti via gli occhi e dopo vedrà». (Al-Hallāj) A Erasmo, che si diffonde in argomenti complessi, Lutero rimprovera di “camminare sugli spilli”. Anche noi sembriamo talvolta poggiare le nostre convinzioni su ragionamenti affilati e penetranti, alla stregua di fachiri sui loro letti di chiodi. Ma i pensieri sottili non son fatti

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Cinema

Una lettura di “CINEMA E SOCIETÀ” di Riccardo Rosati. A cura di Francesco G. Manetti

Nell’introduzione al suo prezioso volume Cinema e Società (Tabula Fati, 2020) il critico cinematografico Riccardo Rosati – producendo l’esempio di un saggio di Mario Praz (1896 – 1982) – ci informa con sintesi e precisione qual è l’obbiettivo del suo lavoro, ideale continuazione e complemento di una sua precedente opera, Lo schermo immaginario (Tabula Fati,

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Appunti di Storia

ASPETTANDO LA RIVOLUZIONE: inizia la dissidenza fascista (dicembre 1922) 3^ parte – Giacinto Reale

    Forni soldato valoroso non era certo l’uomo diplomatico di cui cominciava ad avere urgente bisogno la politica mutata della nostra gente. (Salvatore Bianchi Martina, Fascismo vigevanese, Milano, 1928)   Cesare Forni, “l’Ercole biondo” della Lomellina inizia la dissidenza fascista. È giunto il momento di occuparci – sia pure in maniera sbrigativa – di

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Cultura

Simbolismo nella cattedrale di Nostra Signora della Mosa – Walter Venchiarutti

Una lettura inusuale Le passate letture di Claudio Mutti[1] dedicate ai monumenti  religiosi  e agli affreschi più importanti  della città di Parma mi hanno spinto  ad esaminare il duomo della mia città (Crema) utilizzando una analoga  metodologia simbolica. Da questi spunti derivano in parte  le indicazioni che di seguito propongo. Narra lo storico ufficiale Pietro 

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Cultura & Società Livio Cadè

Il falso, il brutto e il cattivo – Livio Cadè

Caccia alle streghe In genere non presto molta attenzione ai casi spiccioli, agli scampoli di attualità. Chiudono lo sguardo in orizzonti angusti e, se non sai trascenderli, ti impediscono di cogliere verità più universali. Eppure, è proprio il frammento di cronaca, l’evento minimo, che talvolta esprime con più efficacia un senso o un valore generale.

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Tradizione Primordiale

Il Filo d’Oro – Michele Perrotta

CONSIDERAZIONI SULLA CONOSCENZA DELL’UNIVERSALE NELLA TRADIZIONE PRIMORDIALE …Tra le tante pretese arroganti della civiltà moderna occidentale vi è quella di essersi proclamata ‘scientifica’ e di credersi superiore rispetto ad altre culture del globo terrestre; in realtà l’Occidente è oggigiorno formato da gente che ha una concezione cinica e limitata della realtà, intellettualmente ottusa e con

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Attualità Cultura

La battaglia del grano e le quattro sorelle – Roberto Pecchioli

Primum vivere. E per vivere bisogna mangiare. Per questo l’alimentazione è sempre stata centrale per i sistemi politici, sociali ed economici. La produzione dei cereali, che forniscono la farina e quindi il pane, ha avuto fin dall’antichità un posto speciale nelle preoccupazioni umane. Il grano e il frumento sono stati in vari tempi sottratti all’avidità

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Irredentismo

Italia dei diciotti carati – Claudio Antonelli (Montreal)

Avvenuta la sconfitta dell’Italia nella seconda guerra mondiale, Giacomo Scotti “raggiunse l’Istria a 18 anni, convinto di contribuire alla costruzione del nuovo socialismo jugoslavo.” Un altro diciottenne, Giusto Vittorini, dal padre molto celebre, Elio, raggiunse avventurosamente la patria del socialismo ideale, trovando lavoro a Fiume nella redazione della Voce del Popolo. Vale senz’altro la pena

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