Umano, maledettamente umano, Berserk: un’analisi – Simone Santamato
Ci siamo già ritrovati una volta, tra queste pagine, nella posizione di dover parlare filosoficamente dell’opera che stiamo presentandovi: Berserk[1]; specifichiamo come, il qui presente, si componga di riflessioni completamente slegate rispetto a quelle del precedente contributo ma, seppur questo, vale parimenti il preambolo precedentemente posto: parlare di Berserk filosoficamente è sempre un’ impresa ardua,