Sull’invisibile – Giandomenico Casalino
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…. EreticaMente è una comunità filosofica non interessata alla politica, alle logiche partitiche, che interagisce liberamente con studiosi di diversa formazione e di differente pensiero, nel rispetto della visione del mondo di ognuno.
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Cos’era il Mito sino a meno di quarant’anni addietro per la cappa plumbea della cultura dominante e trionfante, che era cristiano-liberal-marxista, se non favolette per bambini, espressione dell’infantilismo psichico dei popoli cosiddetti (sempre dalla suddetta cultura dominante) “infantili” ed anche moralmente “immorali” (questo era il tocco precipuo del giudizio cristiano e della sua pretesa fenomenologia
Ad un certo punto conclusivo del suo intervento che prende spunto dagli articoli mio e di Veneziani, l’amico Giandomenico Casalino scrive: “Ma, ecco il tragico paradosso, noi qui non ci siamo! A guidare o a tentare di governare quest’immenso ‘corpo psichico’ che sta terremotando l’Occidente, vi sono personaggi assolutamente inconsapevoli del complesso valoriale e ideale
“nell’ermetismo noi riconosciamo la forma più pura e legittima secondo la quale si sono trasmessi lo spirito e l’ <<arte>> della tradizione occidentale pagana” (1). Discorrere della figura, dell’opera umana e magistrale di Ciro Formisano, in arte Giuliano Kremmerz, e della sua Fratellanza magica di Myriam – derivazione ultima, legittima e vivente dell’ermetismo italico e
Per le Edizioni Arya di Genova, da qualche mese è disponibile l’ultima fatica editoriale dell’amico Giandomenico Casalino, che, continuando i suoi studi su Hegel, ha saputo magistralmente interpolare l’esegesi del filosofo tedesco con quella di Julius Evola e soprattutto con la conoscenza dell’immensa tradizione sapienziale dell’evo antico. Il testo in questione, infatti, ripercorre il fiume
Il Flamine Diale “… detiene il segreto delle potenze mistiche che costituisce la funzione che egli è, non già in virtù della sua competenza di esperto o anche di tecnico dei sacrifici, bensì in forza del suo essere. Egli è prezioso per il suo corpo e per le sue parole e per i suoi gesti,
Considerazioni al termine delle celebrazioni per il Natale di Roma del 21 Aprile 2018. La vicenda leggendaria del primo Re di Roma, Romolo, nella quale si condensano miti e ascendenze dal comune passato indoeuropeo ci danno l’occasione per una serie di riflessioni sui significati della regalità, della ritualità e dell’interiorità di chi occupa il potere
«un’opera il cui significato eccezionale si paleserà chiaramente negli anni che vengono. Chi lo legge si sentirà trasformato e guarderà all’Europa con un altro sguardo» (Gottfried Benn) Il fine che mi propongo di raggiungere con questo mio scritto è, forse, troppo ambizioso: intendo, infatti, fortemente giungere, parlare ed appellarmi al cuore profondo, a ciò
“Ognuno deve partecipare alla catena come una individualità, come una forza distinta” (Istruzione di catena, Introduzione alla Magia, vol. II, Edizioni Mediterranee, Roma 1987, p. 38) Quando si ebbe l’idea e sorse la concreta intenzione con gli amici dell’associazione culturale di Napoli Il Cervo Bianco di dedicare gli studi del III Simposio internazionale di studi
Per chi possegga una conoscenza anche non esaustivamente approfondita del pensiero e della cultura della Tradizione, nei termini in cui pensatori ed ermeneuti, come Julius Evola e Renè Guènon, ne hanno tematizzato ed esposto le dottrine e le conoscenze, sia prosaiche che mitico-simboliche, appartenenti alle culture sapienziali e religiose di altrettante civiltà; non può non