17 Dicembre 2024
Filosofia

Fare conoscenza – Lorenzo Merlo

Intelletto ed essere. Coscienza dell’io e coscienza del sé. Vita mondana e vita mistica. Sul palco e dietro le quinte. Attore e comparsa. Considerazioni sull’autoreferenzialità della realtà e della conoscenza.   Conoscenza di superficie L’accumulo di dati come vanità nell’erudizione, come oggetti da sciorinare, appoggia sull’inconsapevole, quindi indiscussa, idea che da essi divenga il sapere,

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Tradizione

La filosofia decadente dell’Ulisse dantesco e i suoi ammonimenti all’uomo moderno – Jari Padoan

I temi più caratteristici e famosi del XXVI canto dell’Inferno dantesco, e i significati che la figura magistrale del suo Ulisse reca con sé, sono in realtà anche i più fraintesi, o almeno quelli la cui comprensione è spesso alquanto approssimata. Notoriamente, questi concetti centrali del canto sono: l’evidente peccato di frode commesso da Ulisse

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Cultura & Società Livio Cadè

Scatologia dell’Occidente – Livio Cadè

Secondo Cicerone «nella nostra mente dimora un desiderio insaziabile di verità». Conoscere il vero è ciò cui tende naturalmente l’intelletto umano, come l’amore è ciò cui tende la nostra anima. Tuttavia, ‘verità’ è un concetto elusivo. Non è facile comprendere come sia possibile avere una conoscenza reale del mondo. Né possiamo illuderci di poter indagare

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Livio Cadè Narrativa

Un bambino prodigio – Livio Cadè

So per esperienza che si possono dire cose molto serie con l’aria di scherzare o, al contrario, prendere sul serio delle emerite sciocchezze. Per esempio, il mio ultimogenito. È esasperante. Quando assume un’espressione seria e concentrata è perché il suo cervellino sta girando in tondo su questioni della massima futilità. Il guaio è che mi

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Tradizione

Il problema della conoscenza: utilità di una via iniziatica alla conoscenza – Umberto Bianchi

Dibattiti, conferenze ed una miriade di testi che invadono gli scaffali di quasi tutte le librerie; sembra che quella particolare forma di conoscenza che noi potremmo per maggior comodità e facilità di comprensione, definire “magica” o “iniziatica”, stia vivendo un momento di particolare fortuna. A parte i soliti e gettonatissimi testi sull’astrologia o sui tarocchi,

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Tradizione

La Conoscenza si trasmette in Silenzio, non attraverso il Silenzio – Valerio Avalon

Lungi dall’essere esaustivo, questa breve divagazione nasce quasi per caso, e necessita per forza di cose di un piccolo preambolo. A volte lo scontro generazionale che si manifesta nel rapporto padre-figlio può indurre (anche involontariamente) a riflessioni di notevole portata. Confrontarsi con chi non si è mai interessato di esoterismo, di metafisica, o anche semplicemente

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Tradizione

L’Albero della Conoscenza del Bene e del Male – Gotico

In fondo all’amore vi è l’impulso inconscio a ritornare all’Età dell’Oro, ovvero all’unità della beatitudine originaria, in virtù della quale non vi è dentro non vi è fuori, ma tutto è in tutto. Il piacere sessuale è come la “cosa reale” in Platone: una imitazione, e perciò anche una parodia, una corruzione del “modello ideale”.

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Filosofia Ermetica

La bussola e la mappa – Vittorio Varano

Abbiamo l’abitudine dell’astrazione, che non consente l’attenzione ( che consiste nel guardare senza generalizzare ) ; quando ci poniamo le due domande approssimativamente equivalenti “l’essere umano è o non è immortale ?” e “l’essere umano ha o non ha un’anima ?”, siamo naturalmente portati a supporre che la risposta giusta sia una delle due contrarie,

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Tradizione Romana

La Terra, gli Dei, l’Anima e la Conoscenza – Giandomenico Casalino

Qual è il rapporto, il legame ed insieme, per lo effetto, il senso che tiene le dimensioni dello Spirito, della Vita e del Mondo, racchiuse nelle parole di cui al titolo della presente riflessione? Se è vero, come ho sempre sostenuto nei miei libri, che l’etimologia, la semantica e la filologia sono necessariamente propedeutiche al

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Sapienza Greca

La conoscenza sapienziale in Platone – Diego Fusaro

La conoscenza stabile è quella basata sull’episteme, quella mutevole ed opinabile sulla doxa. Ancora una volta riscontriamo una chiara influenza pitagorica: i Pitagorici, infatti, individuarono il numero come principio della realtà e crearono una “piramide” di principi che partiva dalla coppia finiti-infinito e da lì si generavano tutte le altre coppie. Per il momento diciamo

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