14 Dicembre 2024
Filosofia politica

Farinata degli Uberti tra Dante e Machiavelli. Delle differenti Weltanschauungen tra Guelfi e Ghibellini

Scritto composto tra agosto e novembre 2024 Opera di Castruccio Castracani    Di seguito, dunque, vorrei esporre con mia notevole sorpresa una consistente scoperta nell’ambito sapienziale e della conoscenza, seppure ingaggiandomi in cotale lavoro con una chiara e forte premessa: questa opera – seppure nella sua brevità e concisezza – è fortemente caratterizzata da una

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Ricerche

Una prontissima e ineffabile capacità – Gianfranco Vittorio Strazzanti

I. Natura del linguaggio angelico e umano nel De Vulgari Eloquentia Nel De Vulgari Eloquentia, Dante propone una compiuta riflessione su ciò che il dono della lingua ha rappresentato fin dalle più lontane origini e quali sono le sue principali caratteristiche in quanto veicolo della rivelazione divina e del pensiero umano. Inizialmente, il poeta della Commedia delinea una generale

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Cultura

La seconda morte. L’enigma dei pagani nella Divina Commedia – Gianfranco Strazzanti

Un discepolo gli chiese: “In quale giorno i morti troveranno pace e in quale giorno verrà il nuovo mondo?” Lui rispose: “Ciò che voi cercate è già venuto, ma voi non lo sapete”. Vangelo di Tommaso, Log. 51. I discepoli dissero a Gesù: “Dicci quale sarà la nostra fine!” Gesù rispose: “Avete conosciuto il principio

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Cultura

Dante e Maometto, argonauti del cielo, sciamani dell’anima – Walter Venchiarutti

    Lo sciamano per definizione è colui che tramite i suoi poteri estatici riesce ad entrare in contatto con esseri intermediari (spiriti, dei, demoni) e attraverso queste esperienze procura il buon andamento del gruppo di appartenenza. In ambito tribale il medicine man si reca dalla divinità celeste o infernale per impetrare una buona caccia,

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Segnali di Luce

Messaggio in bottiglia – Rita Remagnino

La dottrina celeste esposta da Dante nel Paradiso non corrisponde al racconto biblico, nel quale non si parla di Intelligenze Angeliche, né di materia, né di virtù informante. Creati direttamente da dio i cieli danteschi sono inoltre immortali mentre le Scritture affermano «i cieli periranno», «i cieli si dissolveranno». Più che attingere dal cattolicesimo la

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Segnali di Luce

La scienza dimenticata – Rita Remagnino

Dante lega il suo viaggio verso l’unità alle atmosfere acustico-musicali, presenti in tutti e tre i regni. Impaurito e disorientato all’entrata dell’Inferno sente in modo indistinto “diverse lingue, orribili favelle, parole di dolore”; in Purgatorio si calma grazie ai cori dei penitenti che attorno a lui “cantavan tutti insieme ad una voce”; in Paradiso ritrova

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Segnali di Luce

Alla ricerca della libertà perduta – Rita Remagnino

Nel Nono Cielo, o Primo Mobile, Dante vede dio come un “punto” luminosissimo ma estremamente piccolo, quasi fosse racchiuso da ciò che esso stesso racchiude (Pd XXX 12). Il punto geometrico infinitamente grande e infinitesimale era già presente in un passo delle Upanishad là dove si dice che il Brahman è l’”Uno, senza secondo” poiché

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Segnali di Luce

Mediazioni astro-vegetali – Rita Remagnino

E’ tempo di prepararsi alla visione di dio. Per la prima volta dal suo ingresso nel terzo regno Dante sale da un Cielo all’altro in modo cosciente: s’accorge di Beatrice che lo spinge lungo lo scalone dorato di Saturno, e, in meno del tempo che impiega un cristiano a tirar via il dito dal fuoco

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Segnali di Luce

Azione e contemplazione – Rita Remagnino

Il V cielo del Paradiso dantesco è grandioso. Il pianeta più luminoso della Via Lattea, Marte, rosso “per li grossi vapor” che lo avvolgono (Pg II 13-14), «rosseggia» più del solito minacciando «morte di regi e transmutamento di regni» (Cv II XIII 22). Quassù domina il rosso, una tonalità cromatica legata al sangue ma anche

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Segnali di Luce

Colui che il mondo alluma – Rita Remagnino

Caro lettore, scrive Dante, alza idealmente gli occhi al cielo e osserva insieme a me l’opera ineffabile del sommo Artefice. Fissa lo sguardo sul punto in cui l’Equatore celeste e l’eclittica si intersecano, da questo snodo “si dirama / l’oblico cerchio [lo zodiaco] che i pianeti porta, / per sodisfare al mondo che li chiama”

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