16 Ottobre 2024
Poesia

La lupa e l’Islam – Alessandro Caredda ©

Da Bisanzio ai giudicati sardi: se non fosse per noi, parlereste arabo In onore della delocalizzazione. Le vestigia che le nuove generazioni europee devono pagare per il colonialismo scaturito dall’ingordigia del post 1492, la migrazione di identità culturali, innesti moderni aberranti di globalismo e eccesso di ospitalità, rendono corale concretezza nella cronaca locale, i fatti

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Pacifismo

Ma quale pace? – Fabio Calabrese

Il 13 aprile ho avuto la sorpresa di trovare nella mia casella di posta elettronica questa sedicente “Dichiarazione di pace” che riporto integralmente (è possibile che anche voi abbiate ricevuto o letto da qualche parte un documento simile). “Noi, giunti sui luoghi dove cento anni fa centinaia di migliaia di persone persero la vita in

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Attualità

Francesco Alberoni e la morte dell’Europa – Alfonso De Filippi

Ora che il destino dell’Occidente bianco appare ormai deciso, è giusto, parere di chi scrive, rendere omaggio a chi, anche non appartenendo allo schieramento in cui avrebbero dovuto reclutarsi gli ultimi difensori, ha cercato di mettere in guardia le plebi ormai evirate, dai pericoli incombenti. Si è parlato, in passato, di Ida Magli e del

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Piano Kalergi

Riscoprire la Tradizione – Enrico Marino

Il Premio Carlo Magno è un premio annuale conferito dalla città tedesca di Aquisgrana a personalità con meriti particolari acquisiti in favore dell’integrazione e dell’identità dell’Europa. Per questo dalla sua istituzione a oggi ne sono stati insigniti  personaggi famosi, come Papa Francesco, Martin Schulz, Jean-Claude Trichet, Carlo Azeglio Ciampi, Valéry Giscard d’Estaing, Bill Clinton, Tony

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Intervista

Ereticamente intervista Generazione Identitaria

Intervista a cura di Luca Valentini Risponde per Generazione Identitaria Marco Malaguti. 1) Generazione Identitaria è assurta alla ribalta della cronaca per le manifestazioni in Europa contro ciò che viene definita “la grande sostituzione”, cioè l’onda migratoria incontrollata che coinvolge gli stati dell’UE. Come presenterebbe il suo movimento in una battuta? Il nostro movimento si

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Attualità

No alla “colonizzazione” dell’Europa – Enrico Marino

“Taharrush Gamea”, significa molestare e aggredire le donne in strada, con l’obiettivo di mostrare il predominio dei maschi. A quanto pare, secondo le indagini condotte dalla polizia tedesca, gli islamici si sarebbero organizzati on-line per sferrare l’attacco di Capodanno, sfociato poi nelle molestie di massa a Colonia. Il ministro della Giustizia tedesco, Heiko Maas, ha

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Attualità

L’Italia di mare nostrum – Enrico Marino

La Boldrini ha detto una volta che i “migranti” che si muovono liberamente in un mondo globalizzato come i capitali e le merci rappresentano l’avanguardia della globalizzazione, anzi  sarebbero addirittura l’avanguardia dello stile di vita che presto sarà lo stile di vita di moltissimi di noi. Nomadismo, miseria e sradicamento sarebbero, dunque, il destino dei

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Attualità

Hanno voluto imbavagliarci? E noi raddoppiamo gli sforzi!

Messaggio dell’Istituto Iliade di Dominique Venner. Cari amici, Una manovra ostile e fraudolenta contro di noi aveva portato, agli inizi di ottobre,  alla sospensione del nostro video “Ne’ Lampedusa ne’ Bruxelles” proprio quando quest’ultimo  superava la soglia del  milione di visualizzazioni su Youtube e avanzava al ritmo delle 25.000 visualizzazioni quotidiane, diffondendosi in maniera virale

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Attualità

Contro l’arbitrio dei più buoni – Enrico Marino

  Secondo il presidente della Repubblica e il ministro degli Esteri, anche i migranti economici interpellano la politica e la nostra coscienza, in quanto esseri umani in cerca di un futuro migliore. Dal canto suo, la presidente della Camera, Laura Boldrini, parlando di immigrazione al Prix Italia di Torino ha affermato che le resistenze ai

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Attualità

Migranti, profughi, rifugiati… idee poche, confusione molta − Michele Rallo

Abbiamo sempre insistito sulla differenza tra rifugiati e migranti, anche quando nessuno sembrava farci caso e la parola d’ordine era: accogliere chiunque fosse “in cerca di una vita migliore”. Adesso, di fronte all’emergenza di quest’estate, sembra che si incominci a fare qualche distinzione fra chi “ha diritto” e chi “non ha diritto” all’accoglienza. Dimenticando, peraltro,

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