13 Ottobre 2024
Controstoria

3 settembre 1939: iniziava così la seconda guerra mondiale

Francia e Gran Bretagna responsabili della morte dell’Europa Con le dichiarazioni di guerra degli Imperi francesi e britannico alla Germania del 3 settembre 1939, il Vecchio Continente sprofondava in quello che passò alla storia come il Secondo conflitto mondiale. Tuttavia, questa data è stata rimossa dai manuali di storia, intenti ad attribuire al Reich la

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Luddismo

L’ira scaturita dalla macchina (seconda parte)

«Non deporremo mai le armi prima che la Camera dei Comuni voti una legge per distruggere tutto il macchinario nocivo alla comunità ed abroghi quella per l’impiccagione dei Fracassatori dei telai. Ma noi, noi non presenteremo mai più nessuna petizione: non serve a nulla! Lotta deve essere». Così si rivolsero i luddisti nel pieno delle

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Punte di Freccia

Auguri a Te e a noi tutti…

Si approssima il 20 aprile (fra l’altro la ‘nostra’ ausiliaria Gina compie in questo stesso giorno la cifra tonda di 90 anni. Auguri!). Genetliaco del Fuehrer. E’ l’anno 1889, alle ore sei e trenta della sera, in una modesta locanda, il Gasthof zum Pommer, al confine tra l’Austria degli Asburgo e la Baviera ormai parte

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Luddismo

L’ira scaturita dalla macchina (prima parte)

Capita, non così raramente, che la gente mi chieda come mai non abbia uno smartphone. Io, tra riso e serietà, rispondo sempre di essere un luddista e pertanto di non poterne fare uso. Qualche giorno fa, durante una discussione sul tema ‘attualità’, mi è capitato di citare il Luddismo e di notare, con certa sorpresa,

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Geopolitica

Geopolitica Angloamericana, Tedesca e Russa

Tre punti di vista nell’epoca della Weltpolitik     È solo un luogo comune quello che attribuisce alla Geopolitica una origine germanica e uno scopo funzionale al sogno di grandezza guglielmino (poi hitleriano). In realtà la Geopolitica nasce in Inghilterra ed è in origine una scienza ausiliaria del grande disegno imperiale britannico. Alle origini, questa

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Socialismo Nazionale

La Germania combatte contro i nemici dell’Europa, in difesa della Civiltà, della Cultura e del Socialismo europeo

“In un universo composto di mediocri e di nani, noi, animati da una passione ardente, siamo stati dei costruttori di popoli, consapevoli del nostro destino storico. Non degli imbroglioni elettorali, come nella democrazia. Non degli scribi. Non dei parolai. Non dei gestori di ridicoli cantoni. Dei conquistatori, invece, siamo stati: lucidi e risoluti cavalieri che

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Storia Uncategorized

I volti della guerra

La Repubblica di Weimar ha avuto, il che è banale scriverlo, una somma di pregi e difetti. Ad esempio la si considera in modo positivo per la sua Costituzione fra le più avanzate nell’Europa dopo la Grande Guerra, pregio, ma assai debole nella burrasca di forze fra loro antagoniste e in gran parte ostili alla

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Cogitamenti

Il mare, il bambino, il secchiello e la paletta

Sui giornali di questi giorni, con improvvida gran rilevanza, un vero boomerang, è apparsa una strana notizia. In Germania le autorità sono state prese dal panico, perché troppa gente si recava a rendere omaggio alla tomba di Rudolf Hess. Per gli immemori, Rudolf Hess era un Nazista della prima ora; era il “delfino” di Adolf

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Appunti di Storia Gian Franco SPOTTI

In risposta alle menzogne dei vincitori circa la responsabilita’ tedesca della guerra

di Juergen Rieger 2 settembre 2009 Traduzione a cura di Gian Franco Spotti. Ancora una volta abbiamo un’altra data-simbolo da osservare: il 70° anniversario dell’invasione della Polonia. Ancora una volta ci viene detto che la dobbiamo osservare con “vergogna e colpa”. Dovremmo dichiarare fino alla nausea che “mai più dal suolo tedesco ecc. ecc…” Ma

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Eugène Vaulot Storia

Immortale

di Luigi Cardarelli “era scritto nel destino, che ti ha reso immortale il 2 maggio a Berlino”. Moriva quel giorno il prode untersharfuhrer Eugène Vaulot, assieme agli ultimi volontari francesi della divisione Charlemagne: a pochi passi appena dal bunker della Cancelleria. I vincitori russi innalzavano alta la bandiera dell’armata rossa sulla cima del Reichstag. Alcuni

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