Quelli del machete sono “rifugiati”?
Alla fine, lo ha capito anche l’Europa. Malgrado la sua subalternità al disegno eversivo che vorrebbe farne l’oltremare dell’Africa, l’Unione è stata costretta a prendere atto che i Paesi-membri mostrano una crescente insofferenza per gli effetti di un’invasione progressiva che ha ricadute devastanti in tutti i settori: dall’economia alla sicurezza (individuale e collettiva), dalla previdenza