11 Ottobre 2024
Livio Cadè Spiritualità

Sogni di un prigioniero – Livio Cadè

“Un Dio è l’uomo quando sogna, un mendicante quando riflette”. (Friedrich Hölderlin) È detto nel Talmud che un sogno non interpretato è una lettera non aperta. In genere, è chiusa col sigillo dell’incomprensione. Ma l’interpretazione di un sogno è affatto marginale rispetto alla comprensione del sognare. Alcuni analizzano i sogni come fossero referti del sangue o

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Esoterismo

La Mente ed i suoi poteri – Stefano Mayorca

Supermente e verbum generatore Nel magma interiore che presiede ai diversi stati d’animo che si agitano nella mente inconscia, risiede il mistero dell’essenza animica. Proprio come un vulcano attivo ribollente di lava, la struttura sottile dell’uomo evoluto produce sommovimenti che interagiscono con l’esterno. Capire e dominare questi movimenti o cambiamenti, equivale a carpire il segreto

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Filosofia

Il dominio del nichilismo capitalistico e l’inganno della mente – Francesco F Marotta

L’inganno della mente fa breccia nei nostri pensieri. Camminando per le strade delle megalopoli, troviamo una miriade di impulsi. Le signorine sono agghindate come se dovessero andare all’ultima serata di gala. Gli uomini fermi al semaforo, le auto super accessoriate, la testa china sull’orologio per un ritardo imprevisto; tutte quelle giacche, scarpe, tacchi e cravatte,

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Tradizione

La Religione della Mente – Giandomenico Casalino

Se accogliamo l’etimologia della parola religione che la fa derivare sia da Lattanzio (Divinaeinstitutiones, IV, 28,2) che da Servio (AdAeneadum, VIII, 349), che è accettata da Ernout-Meillet nel Dictionaireethimologiquede la langue latine e che intende religio da religare, cioè collegare, relazionare, mediare, quindi legarsi faccia a faccia con il Divino, con gli Dei; allora possiamo

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Filosofia

La mente bicamerale: l’altra faccia della realtà? – Umberto Bianchi

Il fare ritorno con la mente ad una delle mie solite peregrinazioni per il mondo che, qualche anno fa, ha avuto per oggetto il Messico, ha sempre rappresentato e tuttora rappresenta l’occasione per tutta una serie di riflessioni la cui attualità non è mai venuta meno, anzi. A portarmi sino ai lidi del Nuovo (?)

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Ārya Tradizione

I Kosha e i Vayu – Riccardo Tennenini

Secondo il Vêdânta, Purusha che lo ripetiamo è ātman quando si manifesta come jīvātman nella forma vivente dello stato individuale viene rivestito da cinque «guaine» o «involucri» chiamati kosha che sono altrettanti gradi di manifestazione. Da ricordare bene che partendo dal più alto al più basso, solo il primo è paragonabile a Īśvara. Mentre gli

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Ārya Tradizione

Antahkarana, Indriya, Tanmatra e Bhuta – Riccardo Tennenini

Ora che abbiamo elencato tutti i tattwa e definito la sostanziale differenza tra Purusa e Prakṛti passiamo alla definizione dei vari gradi di manifestazione individuale dividendoli in quattro categorie, escludendo Purusa e Prakṛti di qui abbiamo già parlato. Il primo è antahkarana che comprende: manas, buddhi, chitta e ahamkāra sensi interni mentali. Nel secondo troviamo gli

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Tradizione Tradizione Romana

De Mente et Conscientia

“La coscienza abituale degli uomini è lunare, cioè riflessa, e vivente di riflessi (coscienza di fenomeni).” [Nota di UR al De Pharmaco Catholico] Pater. Figlio, i Maggiori nostri dissero sublunare la stirpe degli uomini, poichè vivente di impressioni e sussistente per luce riflessa. “Fenomeno” è detto dai Greci ciò che si manifesta ai sensi degli

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