24 Novembre 2024
Politica

Elogio ragionato del populismo, I^ parte – Roberto Pecchioli

Un significante dai troppi significati. Uno spettro si aggira per l’Europa e per l’occidente tutto: è il populismo. Non se ne conosce la vera natura, né si è certi della sua esistenza. Quel che si sa è che viene evocato ogni giorno, agitato a mo’ di paradigma negativo o semplice spauracchio, come il lupo cattivo

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Esteri

2016: un anno che ha cambiato la storia del mondo – Michele Rallo

E così è finito anche questo particolarissimo 2016. Quando sarà studiato sui libri di storia, probabilmente sarà indicato come l’anno che ha segnato l’inizio della fine del progetto mondialista che voleva cancellare gli Stati nazionali ed imporre il dominio del potere della finanza al globo intero. Questo disegno – che sembrava avviato a trionfare rapidamente

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Attualità Politica

Natale 2016: la stalla ed i buoi… Enrico Marino

E’ la politica impersonata da uomini come il ministro Poletti – che ha dichiarato di fare volentieri a meno dei tanti giovani emigrati in questi anni – la prima responsabile della morte di Fabrizia di Lorenzo nell’attentato di Berlino dove s’era trasferita per lavorare. E’ colpa storica di questa politica l’aver rubato ai giovani il

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Politica

Non conoscono vergogna! ‒ Roberto Pecchioli

  Il governo Gentiloni è andato in scena a reti unificate, tra i lustrini e le paillettes dei dibattiti televisivi, i fiumi di parole della meglio intellighenzia nazionale schierata a gettone, e dosi industriali della nuova retorica americana e giovanilistica da simpatici amiconi “goodfellas”, simboleggiata da un Renzi finto allegro che abbraccia il suo prestanome

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Referendum

Un forte italianissimo NO contro i nemici della nazione – Roberto Pecchioli

60 per cento al NO, quasi il settanta per cento degli italiani alle urne per il referendum costituzionale. Altri muri cadono, pochi avrebbero immaginato uno scenario tanto positivo numericamente. Lasciamo ai politici le analisi politiche, ai sociologi l’onore di reinterpretare questa nostra strana nazione fuori dalle rassicuranti categorie valide sino a ieri, lontano dalle etichette

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Politica

Elementare, Watson: vincerà il “NO” – Michele Rallo

La progressione è netta, inequivocabile. A maggio l’Austria era stata ad un pelo dall’eleggere un Presidente della Repubblica dichiaratamente anti-UE ed anti-immigrazione; poi erano arrivati i voti degli austriaci all’estero a rimettere tutto in discussione, ma in maniera talmente sguaiata e sospetta da portare all’annullamento delle elezioni. Poi, a giugno, il referendum inglese sulla Brexit;

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Politica

La vittoria di Trump: il populismo ha sconfitto il conformismo – Michele Rallo

Chi ha la bontà di seguire le mie “Opinioni Eretiche” era già stato allertato. Attenzione – avevo scritto – non credete al Circo Barnum dell’informazione americana (e ai suoi disciplinati replicanti italiani) quando dicono che Trump non ha dove andare, che la Clinton ha già la vittoria in tasca, perché non è vero (così come

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Politica

L’occasione Donald Trump – Enrico Marino

Nel 2008 l’elezione di Obama a presidente degli Usa fu accolta, nel tripudio di tutti i progressisti, come il segnale dell’inizio di una nuova era, perchè con l’avvento di un nero al vertice dell’Amministrazione americana le “magnifiche sorti e progressive” ricevevano emblematicamente un formidabile impulso nel nuovo mondo e da lì si irradiavano prepotentemente ovunque

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Politica

Mala tempora currunt – Fabio Calabrese

Certamente avrete notato che negli articoli che ho pubblicato ormai da diverso tempo su “Ereticamente” ho affrontato tematiche culturali, riguardanti la nostra Weltanschauung, metapolitiche, storiche, ma il piano strettamente politico l’ho lasciato da parte, e il motivo penso che tutti voi lo comprendiate: la ripugnanza per una situazione che ben conosciamo e che fa sempre

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Politica

Linea dura: un necessario chiarimento – Umberto Bianchi

Ho sentito l’altra sera su Rete 4, durante il solito talk show di Maurizio Belpietro, l’immarcescente Librandi apostrofare con arroganza ed una supponenza oltre ogni limite dei lavoratori di una delle tante, troppe, industrie, aziende ed attività lavorative oggidì in fase di dismissione e chiusura, causa la solita, eterna ed immutabile crisi economica. Alle lagnanze

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