Non v’è dubbio che la cosiddetta “ricerca della felicità”, condizione psichica così unanimemente ambita, non dia in genere i risultati sperati. Quanta felicità affligge la maggioranza delle persone! Questo grave problema sociale dipende dal fatto che tale ricerca è condotta quasi sempre secondo criteri irrazionali. Alla fine, la felicità diventa un’araba fenice, un enigma insolubile.
Mi sembra che, in ultima analisi, alla base della volontà di omologare gli individui ad una massa informe priva di identità storica, culturale e biologica, e pertanto dell’opposizione violenta all’autodeterminazione dei popoli, vi sia una svalutazione radicale del rapporto tra natura e cultura. La preoccupazione di coloro che parteggiano per un nuovo ordine mondiale di
Nell’Amore e Psiche raccontato con sapiente maestria dal Gran Sacerdote di Iside, scrittore ed ermetista, Lucio Apuleio (II secolo d.C.), vi sono tracce indelebili di una connessione con il mondo iniziatico. Infatti, nel suo “Metamorfosi” (Metamorphoseon) o “l’Asino d’Oro”; opera in cui, dietro l’aspetto narrativo e fantastico, si celano in realtà una serie di insegnamenti