16 Luglio 2024
Preistoria

Varietà nell’unità – Rita Remagnino

Nell’uomo il desiderio di evasione è innato. Per un periodo circoscritto egli può anche sedersi accanto al fuoco a meditare, ma prima o poi si alza e comincia a camminare. Che cosa c’è oltre la siepe? Novità, pericolo, conoscenza, avventura? Andiamo a vedere. Alla curiosità congenita vanno aggiunte le cause di forza maggiore, cioè le

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Preistoria

Le circostanze fanno la Storia – Rita Remagnino

Tutte le tradizioni della Terra descrivono il Sapiens delle Origini come una specie di uomo/dio-Natura appartenuto a una «Razza dello Spirito» in possesso di «qualità psichiche» superiori alla media. Un’affermazione che calata nell’odierna società dei baciapile laici e/o confessionali equivale a tirarsi addosso gli strali infuocati di quanti scambiano per sinonimi i termini «razza» e

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Preistoria

La vita è dura, ma è vita – Rita Remagnino

Le fonti tradizionali pongono le prime migrazioni Nord→Sud al termine della fase androginica, incorporea e indifferenziata, cioè durante il Primo Grande Anno del nostro Manvantara (da 65.000 a 52.000 anni fa). Un flusso migratorio più poderoso e significativo si sarebbe manifestato nel corso del Secondo Grande Anno (da 52.000 a 39.000 anni fa), quando sul

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Preistoria

Il Polo opposto – Rita Remagnino

Nei testi indù il monte Meru era chiaramente il Polo Nord sul quale i pianeti giravano da sinistra a destra. L’emisfero inferiore veniva percepito invece come una montagna invertita, la sede dei demoni, o Asura. Laggiù si trovava la dimora di Yama, il dio dei morti, che per l’esattezza era nato al Polo Nord ma

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Cultura

Salvi per un pesce – Rita Remagnino

I millenni che accompagnarono il disgelo furono difficilissimi, in particolare per le genti dislocate in prossimità delle zone costiere dove il mare cresceva a vista d’occhio. L’odore di salsedine penetrava sempre più profondamente nell’entroterra e i gabbiani volavano bassi gridando in mezzo alla boscaglia, mentre sui banchi sabbiosi l’acqua avanzava vertiginosamente. Incalzati da torrenti di

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Preistoria

La Montagna del Mondo – Rita Remagnino

Il dodicesimo libro del Mahabharata ritrae la bellezza del Centro polare primordiale posto in un arcipelago riparato e protetto dove la primavera durava buona parte dell’anno. Senonché, dice, “dopo qualche tempo a causa della maledizione di Brahmanas, quelle regioni della felicità affondarono nelle viscere della Terra” (Shanti Parva, cap. 337). Se fino a pochi anni

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Preistoria

C’era una volta un’isola felice – Rita Remagnino

Qualcosa di tremendo deve squarciare la Storia per dividere il Ciclo umano precedente dal successivo, e, per quanto ci riguarda, l’attuale periodo è iniziato da una delle eruzioni più potenti degli ultimi 25 milioni di anni: quella del super vulcano di Toba (Sumatra), avvenuta 70-74.000 anni fa. Per ovvie ragioni non si hanno notizie sui

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Recensione

L’esperienza di un pellegrino convertito all’ortodossia – Rita Remagnino

Quali motivi spingono un cristiano nato cattolico a convertirsi all’ortodossia? Il filosofo Emanuele Franz lo spiega in un libro autobiografico fresco di stampa: “Voi siete uno. Diario di un pellegrino convertito all’ortodossia. Fra Monte Athos, Sinai e Samarcanda per l’Unità dei cristiani”. La formula scelta dall’autore, il diario di viaggio, si discosta dalla letteratura di

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Segnali di Luce

Messaggio in bottiglia – Rita Remagnino

La dottrina celeste esposta da Dante nel Paradiso non corrisponde al racconto biblico, nel quale non si parla di Intelligenze Angeliche, né di materia, né di virtù informante. Creati direttamente da dio i cieli danteschi sono inoltre immortali mentre le Scritture affermano «i cieli periranno», «i cieli si dissolveranno». Più che attingere dal cattolicesimo la

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Segnali di Luce

La scienza dimenticata – Rita Remagnino

Dante lega il suo viaggio verso l’unità alle atmosfere acustico-musicali, presenti in tutti e tre i regni. Impaurito e disorientato all’entrata dell’Inferno sente in modo indistinto “diverse lingue, orribili favelle, parole di dolore”; in Purgatorio si calma grazie ai cori dei penitenti che attorno a lui “cantavan tutti insieme ad una voce”; in Paradiso ritrova

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