30 Novembre 2024
Attualità

Roma senza papa? – Roberto Pecchioli

Roma senza papa è un romanzo di Guido Morselli, uscito postumo dopo il suicidio dell’autore, sconvolto dal rifiuto degli editori. Il fondale è una Roma del tutto secolarizzata di fine XX secolo, in cui la chiesa cattolica, uscita frastornata dal Concilio Vaticano II, elegge i papi a tempo e il governo è collegiale. Il pontefice

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Cultura Politica

La vittoria dei complottisti – Roberto Pecchioli

Termina un altro annus horribilis, il 2022, anno III dell’era pandemica e primo del ritorno della storia in Europa, con il conflitto bellico e geopolitico in Ucraina. Eppure, per qualcuno, è stato l’anno della vittoria. I cosiddetti complottisti – gli àpoti di Prezzolini, “quelli che non se la bevono” e non credono alle versioni ufficiali,

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Società

Buone giornate di fine anno…- Roberto Pecchioli

Buone giornate di fine anno. Ci siamo portati avanti: in Gran Bretagna – orgoglioso impero su cui non tramontava il sole – è vietato augurare il buon Natale. Brutta parola, che nella lingua di Shakespeare e del grugnito coloniale si dice Christmas. Orribile allusione al Fondatore. Di una religione, ma anche di una civiltà, il

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Attualità Cultura

Qatar. Calcio, soldi, corruzione, sottomissione – Roberto Pecchioli

Il simbolo dei campionati mondiali di calcio invernali del Qatar è il gesto di chi, all’atto della premiazione, ha rivestito in mondovisione il capitano della nazionale argentina vincitrice Lionel Messi con la tunica araba chiamata bisht. Quel momento resta come immagine e metafora non di un evento sportivo, ma di un mondo e di un

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Società

Gli analfabeti loquaci – Roberto Pecchioli

 Un caro amico si lamenta spesso delle sciocchezze, delle falsità e della povertà di linguaggio della televisione. Più volte gli abbiamo infruttuosamente consigliato di evitare come la peste certe trasmissioni e reti, badando a non eccedere la modica quantità di telegiornali: massimo uno al dì, limitato alla sintesi iniziale. Attenendoci personalmente a questa regola, abbiamo

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Società

Lo straniero, Castelletto e Santa Lucia – Roberto Pecchioli

Quando mi sarò deciso d’andarci, in paradiso ci andrò con l’ascensore di Castelletto, nelle ore notturne, rubando un poco di tempo al mio riposo. Sono versi di Giorgio Caproni, poeta livornese, genovese d’elezione. Castelletto è un quartiere collinare della mia città, dignitoso e composto, pieno di alberi secolari e palazzi borghesi dell’epoca in cui Genova

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Cultura

La sinistra atlantica. Marionette, che passione – Roberto Pecchioli

Potremmo cavarcela con una mediocre battuta riferita agli oceani: la sinistra un tempo pacifica è diventata atlantica. In effetti, sorprende il transito da Oriente a Occidente di gran parte delle culture e dei sentimenti della sinistra. La domanda che accora molti sinceri militanti è: esiste oggi la sinistra nella porzione di mondo che si fa

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Società

Balenciaga, Disney e gli spettri – Roberto Pecchioli

La casa di moda Balenciaga, del gruppo Kering, gigante del lusso titolare dei marchi Gucci, Saint Laurent, Bottega Veneta, Alexander McQueen, Brioni, Boucheron, Pomellato, DoDo, Qeelin, ha impostato la propria campagna pubblicitaria natalizia su immagini di bambini con in mano orsetti di peluche legati e insanguinati, vestiti con calze a rete, tra catene e abiti

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Filosofia

Non avrai nulla e sarai felice? – Roberto Pecchioli

You’ll own nothing and you’ll be happy. Non possiederai nulla e sarai felice. In inglese il verbo to own indica l’atto di possedere, essere proprietari. E’ la frase simbolo dell’Agenda 2030, del Grande Reset pensato, voluto e realizzato a tappe forzate dall’oligarchia globalista. Klaus Schwab e i suoi compari del Forum Economico Mondiale non usano

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Società

L’ignoranza al potere – Roberto Pecchioli

L’area metropolitana è la zona della città raggiunta dalla ferrovia sotterranea, la “metro”. Così pensa una giovane insegnante di sostegno appena assunta. Cercavamo di spiegarle come muoversi in città e nelle adiacenze, l’area metropolitana, appunto. E meno male che i docenti di scuola elementare, i mai troppo rimpianti “maestri”, devono ora essere muniti di laurea.

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