11 Gennaio 2025
Cultura Politica

Cultura della cancellazione, totalitarismo invertito – Roberto Pecchioli

Confucio a chi gli domandava quale sarebbe stato il suo primo atto se fosse diventato primo ministro, rispose che avrebbe “corretto le denominazioni”. Se le denominazioni, cioè le parole, non sono corrette e non corrispondono alla realtà, il linguaggio diventa senza oggetto, per cui l’azione diventa impossibile. Il principio confuciano è evidente in un mondo

Leggi l'articolo
Cultura Filosofia

Dostoevskji antimoderno. Delitto, castigo, redenzione – Roberto Pecchioli

L’incultura della cancellazione porta in sé una drammatica volontà d’impotenza, il desiderio di non essere più nulla, atomi alla deriva in un’esistenza deprivata di senso. Dimenticare Fedor Dostoevskji, poi, il più grande romanziere della letteratura mondiale e uno dei più potenti filosofi, non è solo un oltraggio, è il segnale che siamo ai titoli di

Leggi l'articolo
Cultura & Società Società

Davos e la Grande Narrazione – Roberto Pecchioli

Tutto si può dire delle oligarchie globaliste, fuorché manchino di chiarezza. Nessun complotto: è tutto alla luce del sole. Spiegano da anni a chi vuol ascoltare qual è il progetto che perseguono e lo mettono per iscritto in libri a disposizione di tutti. In particolare, spicca l’attivismo editoriale del Forum Economico Mondiale di Davos e

Leggi l'articolo
Crisi Ucraina Storia

La guerra di Tafazzi – Roberto Pecchioli

Ricordate Tafazzi, il personaggio televisivo del trio Aldo, Giovanni e Giacomo? Entrava in scena con un costume sgargiante da wrestling e saltellava percuotendosi le parti intime con una bottiglia di plastica. Un masochista bisognoso di trattamento medico, o forse di una camomilla serale. Adesso Tafazzi è entrato in guerra con lo stesso cliché: saltella compulsivamente

Leggi l'articolo
Società

Maledetti architetti – Roberto Pecchioli

Maledetti architetti è il titolo di un saggio di Tom Wolfe, il polemico scrittore e giornalista americano, autore del famoso Falò delle vanità, affresco del materialismo e dell’edonismo rampante. Wolfe fu l’inventore della celebre espressione “radical chic”, marchio dell’intellettualismo progressista, moralista ma amorale, alto borghese, osservato nel prestigioso attico newyorchese del musicista Leonard Bernstein. Il

Leggi l'articolo
Società

Togli mascherina metti bandierina – Roberto Pecchioli

Gira nelle chat alternative una vignetta in cui una manona fuoriesce dal televisore e aziona una chiave per caricare orologi a molla, posizionata sulla schiena di un telespettatore dagli occhi sbarrati. La didascalia è: togli mascherina metti bandierina. Libri interi non avrebbero potuto essere più pregnanti di quella semplice immagine per descrivere la condizione di

Leggi l'articolo
Attualità

Psyop, tre guerre psicologiche – Roberto Pecchioli

Taca, Zaclèn! Attacca, Zaclèn, anatroccolo – soprannome del musicista Carlo Brighi – è stato per decenni il segnale d’inizio per le orchestre del ballo liscio. Taca Zaclèn, attacca, televisione, stampa, comunicazione, circo mediatico, dà inizio e prosegui sino allo sfinimento la fabbrica della manipolazione a ciclo continuo. Dal febbraio 2020 è in corso una vera

Leggi l'articolo
Politica

L’interruttore della storia – Roberto Pecchioli

E’ come se all’improvviso fosse impazzito l’interruttore della luce. Il dito pigia compulsivamente, ma la lampada non si accende. Di tanto in tanto manda bagliori, squarci di chiarore accecante che mostrano scenari paurosi, ma non è la nostra volontà a premere. E’ tornata – non invitata – la storia e noi non sappiamo cosa metterci.

Leggi l'articolo
Società

Il fantasma della libertà – Roberto Pecchioli

 “Un fantasma si aggira per l’Europa: è il fantasma del comunismo. “E’ il celeberrimo incipit del Manifesto del Partito Comunista di Marx e Engels del 1848. Il comunismo non era uno spettro, ma realtà, una visione del mondo che improntò il secolo XX. Rischia di essere un fantasma, agli albori del XXI, la libertà. Ingenui,

Leggi l'articolo
Attualità

La grande mutazione – Roberto Pecchioli

Si parla ormai apertamente di grande sostituzione, con riferimento a un’immigrazione tanto massiccia da avere cambiato il paesaggio umano, i costumi e i valori delle nostre società. Il fenomeno è così evidente che può essere negato solo da chi è cieco o in malafede. Tuttavia siamo convinti che la grande sostituzione sia un effetto, non

Leggi l'articolo