29 Novembre 2024
Politica

Italia. La prevalenza del lustrascarpe – Roberto Pecchioli

Paul Roesch, nonostante il nome, è un cittadino italiano. E’ sindaco della città di Merano, appartiene al movimento dei Verdi– Die Gruene – (il bilinguismo…), è il primo ad avere battuto, dopo settant’anni, la SVP, il partito di raccolta etnica della popolazione di lingua tedesca che governava la città dal dopoguerra, insieme con i democristiani

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Cultura & Società

I seicento di Balaklava della lingua italiana – Roberto Pecchioli

La notizia è di quelle che riempiono giornali e televisioni, almeno nel giorno in cui viene diffusa: seicento professori universitari firmano un appello in difesa della lingua italiana, che i loro allievi, futura classe dirigente della nazione, non conoscono quasi più. Lessico povero e sciatto, grammatica sconosciuta, consecutio temporum ignorata, il congiuntivo da cercare a

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Politica Società

L’inverno del nostro scontento. Ma la rivolta non c’è – Roberto Pecchioli

 Parte I Alla cassa di un supermercato, tre giovani uomini, due con la cappa aziendale e l’altro con la tuta di una cooperativa che trasporta le merci ai punti vendita, commentano la diminuzione delle ore di lavoro dei dipendenti che svolgono i servizi esterni. Parlano con tono sommesso, sembrano rassegnati, senza la passione, la tensione

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Lavoro Storia

Il fordismo: la religione della serialità – Roberto Pecchioli

Giusto un secolo fa, all’inizio del 1917, Ansaldo, la grande industria italiana con sede a Genova, fece tradurre e stampare dalla tipografia del quotidiano di sua proprietà, Il Secolo XIX, un opuscolo divulgativo proveniente dalla Ford, la già celebre impresa americana che stava rivoluzionando il modo di fabbricare, attraverso le catene di montaggio, e che

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Politica

Elogio ragionato del populismo, 2^ parte – Roberto Pecchioli

Il rasoio di Occam populista Quello che sembra sfuggire alle analisi di sociologi e politologi, e che è a monte dell’insorgenza populista c’è il cortocircuito ed il successivo smottamento della società “solida” e la prevalenza, provocata dalle stesse oligarchie, del mondo “liquido”. La scomparsa di Zygmunt Bauman, il sociologo anglo polacco ebreo inventore del fortunatissimo

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Politica

Elogio ragionato del populismo, I^ parte – Roberto Pecchioli

Un significante dai troppi significati. Uno spettro si aggira per l’Europa e per l’occidente tutto: è il populismo. Non se ne conosce la vera natura, né si è certi della sua esistenza. Quel che si sa è che viene evocato ogni giorno, agitato a mo’ di paradigma negativo o semplice spauracchio, come il lupo cattivo

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Cultura & Società

Al tempo della post-verità, tutto si tiene – Roberto Pecchioli

Il 2016 si è chiuso all’insegna della nuova sbalorditiva scoperta fatta dai fedeli servitori mediatici ed intellettuali del liberalismo progressista al potere globale: quella della post-verità. Nella celebre quartina del Demetrio di Metastasio “è la fede degli amanti /come l’araba fenice: /che vi sia, ciascun lo dice;/ dove sia, nessun lo sa.” Diconsi post verità,

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Economia

L’impossibile trinità della globalizzazione – Roberto Pecchioli

Democrazia, sovranità e globalizzazione economica sono reciprocamente incompatibili. Lo sapevamo in molti, e da tempo. Adesso ci arrivano, con il consueto ritardo, anche alcuni economisti di primo piano. Uno di loro è il turco, ebreo sefardita con cattedra ad Harvard, Dani Rodrik. Il professorone passa per un rivoluzionario, nel mondo accademico dell’economia e della finanza,

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Politica

Non conoscono vergogna! ‒ Roberto Pecchioli

  Il governo Gentiloni è andato in scena a reti unificate, tra i lustrini e le paillettes dei dibattiti televisivi, i fiumi di parole della meglio intellighenzia nazionale schierata a gettone, e dosi industriali della nuova retorica americana e giovanilistica da simpatici amiconi “goodfellas”, simboleggiata da un Renzi finto allegro che abbraccia il suo prestanome

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Referendum

Un forte italianissimo NO contro i nemici della nazione – Roberto Pecchioli

60 per cento al NO, quasi il settanta per cento degli italiani alle urne per il referendum costituzionale. Altri muri cadono, pochi avrebbero immaginato uno scenario tanto positivo numericamente. Lasciamo ai politici le analisi politiche, ai sociologi l’onore di reinterpretare questa nostra strana nazione fuori dalle rassicuranti categorie valide sino a ieri, lontano dalle etichette

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