6 Novembre 2024
Appunti di Storia

1921: Primavera di Bellezza (quinto capitolo)

9. Covo nr. 1 e nr. 2 Il momento centrale della spedizione punitiva è l’assalto alla Camera del lavoro, Casa del popolo, Cooperativa sociale, spesso con il conseguente incendio dell’edificio; la simbologia della fiamma purificatrice, del fuoco redentore si era affermata già a Fiume: Fiume era l’inizio di un incendio spirituale, che avrebbe consumato tutto

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Controstoria Fumetto d'Autore

Fascismo & Fumetto: il “paradosso” avventuroso

In un precedente intervento pubblicato il 16 novembre 2014 su queste colonne parlavamo dello strano e combattuto rapporto tra Fascismo e cartooning disneyano e vedevamo come non ci fosse poi una distanza così grande fra alcuni aspetti della “visione del mondo” dell’Italia Fascista, riguardo per esempio a certe visuali sull’etica e sull’economia, e ciò che

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Appunti di Storia

1921: Primavera di Bellezza (quarto capitolo)

  7. “Se non potete sopportarci…”   I fascisti giustificano l’estensione della lotta e delle rappresaglie a tutto il territorio nazionale con un motivo “politico”: come i socialisti si mobilitano in tutta Italia con scioperi ed agitazioni di solidarietà a singole città e categorie, così essi si ritengono autorizzati a colpire ovunque, per rispondere alle

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Appunti di Storia

1921: Primavera di Bellezza (terzo capitolo)

5. “Mostruosi e deformi nel corpo…” Tra febbraio e marzo, il movimento fascista è impegnato in una frenetica attività politica ed organizzativa: ben sette congressi regionali si svolgono nelle regioni a più incisiva penetrazione fascista, e in tali sedi vengono affrontati, in articolate relazioni, i temi più importanti del momento. Triste, Milano, Torino, Bologna vivono

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Appunti di Storia

1921: Primavera di Bellezza (secondo capitolo)

  3. Il Ponte sospeso e il brodo di Carabiniere   Dopo un mese esatto da questi episodi, ancora nel capoluogo toscano, il 27 febbraio, alcuni anarchici lanciano contro un corteo liberale una potente bomba, che provoca due morti (un Carabiniere d un giovane dimostrante) e una ventina di feriti; immediata la reazione fascista: dopo

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Letteratura

DEMOGORGONE LIBERATO

ALLE ORIGINI DEL FANTASTICO: L’ANTICO “PADRE DI TUTTI GLI DÈI” NEL SAGGIO DI MARCO BARSACCHI   Una personale lettura… Agli albori delle raccolte sistematiche, rigorosamente catalogate e metodicamente esposte al pubblico dei moderni musei, ci sono le Wunderkammer – quei “gabinetti delle meraviglie” allestiti un po’ in tutta Europa da nobili, studiosi e personaggi facoltosi, che conobbero

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Appunti di Storia

1921: Primavera di Bellezza (primo capitolo)

  Arpinati “a zoppo galletto”    “A chi l’ignoto? A noi!”, così D’Annunzio a Fiume conclude il suo ultimo discorso, “l’alalà funebre”,il 31 dicembre del 1920; e, veramente “ignoto” appare il destino dell’Italia in questo momento: il 1921, che passerà alla storia come “anno fascista per eccellenza”, inizia con l’episodio sanguinoso di Modena che, dopo

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Appunti di Storia

1920: L’anno della minorità fascista (settimo capitolo)

    13. “LE DONNE RESTINO A CASA”   Si avvia a fine l’anno della “minorità fascista”, ma ci saranno ancora due episodi che, per la loro drammaticità, per la risonanza che avranno, per le conseguenze che determineranno, sono destinati a fare veramente da spartiacque tra due periodi del fascismo, che, fin qui sostanzialmente defilato

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Appunti di Storia

1920: L’anno della minorità fascista (sesto capitolo)

  11. BURLE ED ANEDDOTI   La sera dell’11 gennaio del ’19, in occasione della contestazione a Bissolati, l’arma scelta da Marinetti per canzonare il parlamentare neo rinunciatario, è stata una poderosa serie di “amen” di indubbio effetto. Provocazione nata sulla tradizione delle burle studentesche, che ha qualcosa di goliardico nell’ideazione e nella realizzazione, così

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Appunti di Storia

1920: L’anno della minorità fascista (quinto capitolo)

9. MONELLI, DISCOLI E “FORCHE”   “Moltissimi squadristi che morirono per mano armata o cruenta, così si dice ancora in ogni caso, furono chiamati “monelli”, “discoli”, “forche”, come a Perugia, e, ancora, ragazzi, bevilatte, bambinetti, vagabondi appena nati, fanciulletti in fregola di botte e colpi, pagliaccetti con i calzoncini corti, pinocchi da burla, nati male,

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