11 Ottobre 2024
Storia

In ricordo del sanguinoso episodio del 21 luglio 1921 – Riccardo Borrini

Ieri è ricorso il 101° anniversario dell’episodio del 21 luglio 1921, tragica circostanza che ben descrive il clima di guerra civile che stava divampando in Italia in quei drammatici anni del primo dopoguerra. A distanza di oltre un secolo sarebbe opportuno e doveroso analizzare con maggiore obiettività quel periodo, lasciando da parte i tentativi, grotteschi,

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Appunti di Storia Controstoria

Febbraio 1922: anche alla Spezia imperversò la guerra civile, a cento anni di distanza ricordare quei tragici momenti con serena obiettività – Riccardo Borrini

A cento anni di distanza, credo che sia onesto e doveroso ricordare alcuni episodi di una guerra civile che insanguinò l’Italia e che non risparmiò la provincia della Spezia. Quelli erano anni particolarmente agitati in Italia ma anche in Europa: la fine del primo conflitto mondiale ed i trattati di pace  non avevano posto fine

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ITALIA 1921: Grosseto 27 giugno – terza parte – Giacinto Reale

  Noi siamo ancora e sempre favorevoli ad una tregua, ad una pacificazione, ad un ritorno sul terreno delle competizioni civili Un mesetto dopo questi fatti, alla mezzanotte del 23 luglio, una sessantina di camicie nere, tra le quali cinque fiorentini che erano rimasti in città, montati su due camion, muovono da Grosseto alla volta

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ITALIA 1921: Grosseto 27 giugno – seconda parte – Giacinto Reale

  Ma che è tutto questo fottio, tutta questa gente inutile? Ma le spedizioni sono cose di molto serie e non un Carnevale di Viareggio.   Il risultato elettorale, l’inerzia delle Forse dell’Ordine, una qualche ritrovata animosità sovversiva rendono, nei primi mesi del 1921, la vita dei pochi fascisti presenti a Grosseto particolarmente difficile. Per

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ITALIA 1921: Grosseto 27 giugno – prima parte – Giacinto Reale

Lavoratori! I Fasci sono sorti per impedire tutte le camorre e non adoperano la violenza se non per difendervi. Prima di combatterci, provate se quello che affermiamo è falso.   A Grosseto il fascismo “arriva” tardi. Lo riconoscerà, vent’anni dopo, anche la pubblicazione ufficiale dedicata al “movimento delle squadre”:   In quei primi anni (1919

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ITALIA 1921: Valdottavo, 22 maggio (terza parte) – Giacinto Reale

  Gli amici che ci abbandonano nell’ora triste ci fanno schifo, e noi li consideriamo passati al campo avversario Nel clima esasperato che si è instaurato a Lucca dopo i tragici fatti del 22 maggio, è quasi inevitabile che avvenga qualcosa di irreparabile. Nella tarda serata del 24 cinque squadristi si presentano a casa di

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ITALIA 1921: Valdottavo, 22 maggio (seconda parte) – Giacinto Reale

“Non è in buona fede e non ha retta coscienza chi non sa o non vuole riconoscere l’assalto di una nuova specie che il nemico ci ha mosso. Abbiamo resistito e resistiamo ancora, serenamente e senza tentennare” L’ abilità di organizzatore di Scorza, unita al suo personale carisma, in pochi mesi fanno crescere il Fascio

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ITALIA 1921: Valdottavo, 22 maggio (prima parte) – Giacinto Reale

  “Fu squadrista animosissimo, sempre presente ad ogni cimento e ovunque occorresse agitare in alto la fiaccola della purissima fede fascista”. A Lucca il Fascio di Combattimento viene costituito abbastanza tardi, il 26 ottobre del 1920, da un piccolo gruppo di ardimentosi. Sono pochi: studenti, inebriati dall’amor di Patria, ex combattenti (molti gli Arditi) che

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Racconti Squadristi – recensione di Mario Michele Merlino

Racconti squadristi – titolo o sottotitolo di ‘Se non ci conoscete…’ –, gusto un po’ naif della parola, eco di quel fascismo da ‘strapaese’ tanto caro a Mino Maccari e Curzio Malaparte, eresia spavalda irriverente e un po’ cialtrona, diciamola tutta, erede diretto di alcune delle pagine più esaltanti di libri quali, ad esempio, il

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Pansa… ci marcia un po’

  In attesa di un autunno che non arriva, si affaccia, puntuale, in libreria, l’ennesimo volume di Giampaolo Pansa: “Eia eia alalà, controstoria del fascismo”, edito da Rizzoli. Questo ottantenne così prolifico mi fa un po’ invidia, lo confesso: negli ultimi 4 anni ben 8 libri, 2 all’anno, implacabile. E con lui Camilleri (novantenne!) del

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