7 Ottobre 2024
Appunti di Storia Controstoria

Torino, 25 aprile: mamma vado forse a morire (terza parte) – Giacinto Reale

“Signor Prefetto, sono nato scemo, sono cresciuto scemo, ma non voglio morire scemo. Da questo momento noi occupiamo la Prefettura…   Le ragioni della politica incombono, e il Fascio torinese, alla vigilia delle elezioni, alle quali si presenta, come nel resto d’Italia, inserito nei “Blocchi Nazionali”, esordisce con un manifesto dallo stile certamente inconsueto: Italiani!

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Appunti di Storia Controstoria

Torino, 25 aprile: mamma vado forse a morire (seconda parte) – Giacinto Reale

“Vado forse a morire. Non piangere, ma sii orgogliosa di tuo figlio. Viva il fascismo, viva l’Italia. Tuo figlio. 25 notte”. La sera del 25 aprile Cesare Odone, operaio alla ditta Giachero, mutilato di guerra e fascista, si reca, accompagnato da due colleghi di lavoro, a casa di Giovanni Galbiati, comunista, membro della Commissione interna

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Appunti di Storia Controstoria

Torino, 25 aprile: mamma vado forse a morire (prima parte) – Giacinto Reale

“L’Ufficiale zompa come un grillo tra i sedili, e il suo lavoro di braccia è di una persuasione particolare”.   Il 26 febbraio del 1921 si svolge, a Torino, il Congresso dei Fasci piemontesi. Al termine di un biennio che nell’ex Capitale sabauda è stato più duro che altrove, per la presenza di forti masse

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