10 Ottobre 2024
Controstoria Sarzana Storia

“Martiri di Sarzana / dormite in pace il sonno / vi vendicheremo un giorno…” (parte prima)

“Se stavano a casa loro, questo non sarebbe successo. Ma poi, come si fa, quattro ragazzi a mettersi contro quelle feccie degli Arditi del popolo… Per conto mio sto a casa. Tutti finiranno male” Non c’è niente per noi, non comprensione, non riconoscenza, canaglie, che purtroppo con la Patria difendiamo il loro sporco grasso ventre,

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Controstoria Ines Donati

La Capitana

”Amo tanto l’arte, ma la Patria la supera…” Di Franca Poli Ho sentito parlare di Ines Donati frequentando il gruppo Primavera di Bellezza gestito da Giacinto Reale che, con l’occasione, ringrazio calorosamente per avermi offerto la possibilità di consultare il materiale da cui traggo questo pezzo. È stato emozionante sfogliare un libro editato dalla Tipografia

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Controstoria Storia

“I fascisti hanno tre strade aperte: galera, ospedale, cimitero”… (terza parte)

di Giacinto Reale La sera del 12 marzo del 1921 nasce il fascio di Arezzo; un ex volontario di guerra che presiede la riunione, chiude il suo intervento con queste parole: “Dovete sapere che i fascisti hanno tre strade aperte: GALERA, OSPEDALE, CIMITERO” Ecco, provo a partire da qui per approfondire  la questione della “violenza

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Controstoria Storia

“I fascisti hanno tre strade aperte: galera, ospedale, cimitero”…(seconda parte)

di Giacinto Reale La sera del 12 marzo del 1921 nasce il fascio di Arezzo; un ex volontario di guerra che presiede la riunione, chiude il suo intervento con queste parole: “Dovete sapere che i fascisti hanno tre strade aperte: GALERA, OSPEDALE, CIMITERO” Ecco, provo a partire da qui per approfondire  la questione della “violenza

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Controstoria Storia

“I fascisti hanno tre strade aperte: galera, ospedale, cimitero”…..(prima parte)

di Giacinto Reale La sera del 12 marzo del 1921 nasce il fascio di Arezzo; l’ ex volontario di guerra che presiede la riunione, chiude il suo intervento con queste parole: “Dovete sapere che i fascisti hanno tre strade aperte: GALERA, OSPEDALE, CIMITERO” Ecco, provo a partire da qui per approfondire  la questione della “violenza

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Controstoria Parma Storia

“BARRICATE” A PARMA: mito e realtà (terza e ultima parte)

di Giacinto Reale Alcuni  episodi nella Storia, per una serie di motivi spesso insondabili, assumono il valore di “mito”, che a poco a poco, ne trasfigura i veri connotati, per renderli più aderenti ad una dimensione che, inconsciamente, si avvicina al favolistico: è il caso della “battaglia di Parma”, all’inizio dell’agosto del 1922….. Fin qui

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Controstoria Parma Storia

“BARRICATE” A PARMA: mito e realtà (seconda parte)

di Giacinto Reale Alcuni  episodi nella Storia, per una serie di motivi spesso insondabili, assumono il valore di “mito”, che a poco a poco, ne trasfigura i veri connotati, per renderli più aderenti ad una dimensione che, inconsciamente, si avvicina al favolistico: è il caso della “battaglia di Parma”, all’inizio dell’agosto del 1922….. Balbo, partito

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Controstoria Parma Storia

“BARRICATE” A PARMA: mito e realtà (prima parte)

di Giacinto Reale Alcuni episodi nella Storia, per una serie di motivi spesso insondabili, assumono il valore di “mito”, che a poco a poco, ne trasfigura i veri connotati, per renderli più aderenti ad una dimensioneinconsciamente vicina al favolistico: è il caso della “battaglia di Parma”, all’inizio dell’agosto del 1922… Il 30 luglio del 1922,

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Controstoria Maramotti Reggio Emilia

Vigilia fascista: Reggio Emilia 1921, un episodio esemplare

di Giacinto Reale Leggendo un libro sulle origini del fascismo a Reggio Emilia, mi imbatto in un episodio, “minore” certamente, ma che conferma  in maniera esemplare alcune caratteristiche del primo fascismo che normalmente si tende a trascurare, accettando (talora anche da parte di chi ambisce ad atteggiamenti “non conformi”) tesi basate sul nulla e “verità”

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Controstoria Trieste

I fascisti, i fascisti di Trieste

di Giacinto Reale Nell’immaginario collettivo post e neofascista, Trieste occupa un posto di assoluto rilievo: dalla Grande Guerra, che fu “di redenzione”, alla difesa dei confini da parte della Decima, dallo scempio titino alle manifestazioni anni cinquanta per il ritorno all’Italia ,  fino all’attivismo “nazionale” degli anni settanta. La città ha, però, anche un ruolo importante

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