11 Ottobre 2024
Livio Cadè Società

Per non perdere l’anima – Livio Cadè

«Infandum, regina, iubes renovare dolorem», tu mi costringi, o regina, a rinnovare un indicibile dolore, dice Enea a Didone che lo esorta a raccontare un triste passato. Perché ricordare? Forse è più salutare dimenticare i mali trascorsi, visto che rammentarli non ci consola di quelli presenti né previene i futuri. Questo non significa che perdoniamo

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Livio Cadè Società

Emergenza violenza – Livio Cadè

Horresco referens – “inorridisco nel riferirlo” – ma cammino per strada e ancora incontro persone col volto coperto fino alla radice del naso da lugubri mascherine. È una psicopatologia, lo so, son persone vittime di penosi squilibri emotivi, verso le quali dovrei esser comprensivo e tollerante. Non me la prendo con l’inverno perché è freddo o

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Livio Cadè

Il diavolo, probabilmente – Livio Cadè

Avvertenza: quanto segue è opera di fantasia. Ogni riferimento a fatti reali è puramente casuale.   Il tenente Novaks trasse dalla tasca un fazzoletto sgualcito e lo passò sul collo madido di sudore. Doveva trovare una soluzione. Rilesse la lettera del Dipartimento. Ragionò. Ma è difficile pensare quando il caldo ti cuoce il cervello. Pitville

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Cultura & Società

Pietre nel cervello – Livio Cadè

Si credeva un tempo che a causare la follia fosse una pietra che premeva sul cervello. Perciò si apriva chirurgicamente il cranio per trovarla e rimuoverla, quasi fosse un calcolo biliare. Ma nessuno trovò mai in quelle povere teste scoperchiate il sasso della pazzia. Col senno di poi ci è facile giudicare quei cerusici più

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Cultura & Società

Il parassita – Livio Cadè

I parassiti sono creature ripugnanti, moralmente ed esteticamente. La loro esistenza ha qualche scopo nell’ordine dell’universo, che la renda degna di rispetto? E un tale ordine esiste? Una pulce potrebbe chiedersi se la vita dell’uomo sia importante o rispettabile. O addirittura, come alcuni credono, sacra. Difficile essere obiettivi in tali questioni. Di fatto, non mi

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Attualità

Mascherina e Volto dell’uomo padano: la nuova religione covidista ha trasformato (simbolicamente) gli uomini in donne musulmane – Dana Lloyd Thomas

La mascherina, paramento più evidente della nuova religione atea del covidismo, ha trasformato i maschi in donne mussulmane. Ma fino all’altro ieri, non erano in tanti a dire “No” al velo, considerato come manifestazione di un dissueto e umiliante obbligo imposto alle donne dai chierici maschi? La dittatura medicalista ormai si configura come vera e

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Salute

La maggior parte dei casi COVID non diffonde il virus – sono solo i super-spargitori che dobbiamo fermare – Alexandre Aget (Up Magazine)

  Come il coronavirus si diffonda da un paziente ad un altro rimane un mistero impenetrabile. Tuttavia, traendo il meglio dall’instancabile lavoro di ricerca per comprendere la diffusione dell’epidemia, se c’è una conclusione che sembra coerente, essa è che la trasmissione è incoerente. Alcune persone, quasi tutte, non trasmettono il virus a nessuno durante la loro

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Cultura & Società

Il virus acceleratore – Claudio Mutti

La cosiddetta “pandemia di coronavirus” ha indotto taluni a rievocare le vere e proprie epidemie pestilenziali del passato, soprattutto quelle di cui alcune celebri opere letterarie ci hanno trasmesso il ricordo. Tra le pestilenze dell’antichità è stata menzionata l’epidemia (di tifo o di vaiolo) nota come “peste di Atene”, descritta da Tucidide nelle pagine della

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Filosofia Tradizione

Quinta dimensione – Lorenzo Merlo

Del dopo-virus. Se ne parla con 1.preoccupazione, 2.incertezza,3.fiducia, 4.curiosità 1. La crisi economica che seguirà quella sanitaria sarà più dura di quanto il virus e le politiche della sua gestione abbiano imposto. 2. Non sappiamo a cosa stiamo andando incontro. Sarà tutto diverso o riprenderà tale e quale? Cosa cambierà? 3. Ce la faremo e

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Società

“Siamo tutti in pericolo” – Lorenzo Merlo

Era lontana la Cina. Arrivavano notizie di qualcosa d’importante. Per fare fronte all’emergenza fermarono la routine della vita nota. Attraverso la tv, prima che spaventoso ed esiziale pareva irreale. Strade vuote, morti, ospedali traboccanti, tutto immobilizzato. L’allarme era mondiale ma tutti stavano a guardare. Era lontana la Cina. Finché non si fece sotto e fu

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