di Franca Poli
Nel tempo dell’inganno universale dire semplicemente la verità è un atto rivoluzionario – (George Orwell) dunque “chi ha orecchi per intendere intenda” e siccome ho citato il Vangelo, lettura tanto cara ai cristiani che si offendono per l’esternazione del famigerato Calderoli, aggiungerò un’altra similitudine che Gesù fa spesso nelle sue predicazioni : “Razza di vipere”, dice a chi opprime i più deboli, predicendo su di loro l’ira imminente di Dio. Dunque il paragone con animali brutti e cattivi era già in uso fin dall’antichità.
Mi domando perché tanto scalpore per l’orango della Kienge e tante risate per il caimano di Berlusconi? e che dire del “nano infame “ di Brunetta? O dei “meticci” che la Kienge ha distribuito agli Italiani? Tutto passato in cavalleria e passerà anche questa con buona pace dei terzomondisti incazzati.
Le cose si sa nel nostro paese si dimenticano in fretta tanto è vero che all’elezione della ministra nera (come ama essere definita lei stessa) nessuno si è ricordato che non era la prima ad essere rivestita di un incarico istituzionale. I più dimenticano Dacia Valent. “Figlia di padre italiano e di Zahra Osman Egal, somala, nata a Mogadiscio e definitivamente trasferitasi a Udine nel 1980.
Militante del PCI, fu candidata grazie all’appoggio dell’allora segretario Achille Occhetto al Parlamento europeo, al quale fu eletta nelle elezioni del 1989 con circa 76.000 preferenze.
Non credo di nessun interesse la storia di infamia della nostra rappresentante di Strasburgo e non voglio nemmeno sapere che fine abbia fatto, perché onestamente il suo destino, non sfiora minimamente l’ultimo dei miei pensieri, ma desidero semplicemente ricordare come ringraziò tutti gli italiani, soprattutto quelli che l’avevano eletta, con una lettera aperta facilmente reperibile sul web: “ITALIANI BASTARDI, ITALIANI DI MERDA”.
Oggi mi chiedo e vi chiedo dov’erano Napolitano, e tutto il suo seguito di politici scandalizzati quando ci riempì di epiteti come “Siete ignoranti, stupidi, pavidi, vigliacchi. Siete il peggio che la razza bianca abbia mai prodotto….Brutti come la fame, privi di capacità e di ingegno se non nel business della malavita organizzata e nella volontà delle vostre donne (studentesse, casalinghe, madri di famiglie) di prostituirsi e di prostituire le proprie figlie….”
Mi fermo qui e concludo la mia esternazione augurandomi che l’attuale ministra così politicamente corretta non debba finire anch’essa su binari sbagliati e ribadisco, dal mio modesto punto di vista, la sua inadeguatezza, perché certamente su una cosa, la ministra sbaglia: nel replicare a Calderoli dichiara che “da queste sedie rappresentiamo l’Italia e i cittadini”. Lei invece, è sotto gli occhi di tutti, sta rappresentando unicamente se stessa e delle battaglie che le stanno particolarmente a cuore. Al massimo rappresenta le istanze di extracomunitari che con gli italiani non hanno niente a che spartire.
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