Non bisogna cadere nell’errore interpretativo per cui la tecnica non è né buona né cattiva e che l’efficacia o gli svantaggi dipendano da come la si utilizzi.
La tecnica ci domina.
Non necessita di alcun principio etico, e tantomeno della politica, perché rappresenta la forma più evoluta di totalitarismo.
Non produce caos ma ordine.
Pronta a colonizzare, grazie anche al capitalismo, ogni ambiente e a diventare fattore regolativo della intera esistenza sociale e individuale. Ma se Dio è morto e la filosofia non può più “pensarsi”, allora non sembrano intravedersi molte speranze per l’umanità.
Una nuova alba potrà presentarsi solo con una “frattura della Storia” perché il tempo della fine e dell’inizio si svelerà solo quando avremmo attraversato il fluissimo pericolo nichilistico.
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Umanità al tramonto. Critica della ragion tecnica di Luigi Iannone
- by Ereticamente
- 4 Aprile 2016
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