11 Ottobre 2024
Economia Euro Europa Rallo

Una Europa a due velocità? meglio se a quattro

di Michele Rallo

Io non sto con Grillo, ma gli atteggiamenti supponenti di certa sinistra da salotto mi fanno girare le eliche. Vedi, per esempio, la polemica sul cosiddetto “Euro 2”. «Grillo ci capisce di economia?» titolava scandalizzato “L’Espresso” di qualche settimana fa. Il motivo di tanta spocchia da parte del settimanale del gruppo De Benedetti (loro si che sono capiscioni!) era nella richiesta grillina di separare i destini monetari della Germania da quelli dell’Italia e degli altri membri deboli dell’UE, creando una sorta di sorta di Euro a due velocità, o forse anche due Euro separati.

Sgombro anzitutto il campo dalla polemichetta un-tanto-al-chilo; faccio una battutina veloce-veloce, e poi basta: Grillo, magari, non capirà nulla di economia, ma i superesperti, i luminari illuminati, i banchieri americanizzati, i bocconiani grondandi sapere, i privatizzatori con il cuore a sinistra e il portafoglio a destra, e tutta l’allegra brigata degli euroentusiasti in salsa debenedettiana ci hanno ridotto con le pezze al sedere.

Ciò posto, e venendo alle cose serie: perché no? La proposta grillina pecca per eccessiva semplicità, per approssimazione, per mancanza di un adeguato retroterra politico, ma non è da buttar via. Certamente è meno bislacca di quella di restare a farci strangolare da questo Euro tedesco al solo scopo di continuare a pagare gli interessi agli usurai americani.

Perché dico che la proposta grillina manca di una visione politica di ampio respiro? Perché non è solamente l’Euro a dover essere diviso in due o più tronconi, ma è l’Unione Europea nel suo complesso che va spacchettata e ricostruita in varie entità separate; e, naturalmente, su presupposti completamente diversi dagli attuali. Quando nel ’92, a Maastrich, un trust di cervelloni partorì quell’aborto cui venne dato il nome di “Unione Europea”, fra gli altri errori — imperdonabili — vi fu quello di concepire una (impossibile) omogeneizzazione di sistemi economici e di standard sociali assolutamente incompatibili fra loro. Già soltanto i 12 Stati fondatori (Inghilterra, Irlanda, Danimarca, Germania, Lussemburgo, Olanda, Belgio, Francia, Italia, Spagna, Portogallo e Grecia) presentavano differenze e diversità che avrebbero dovuto far riflettere circa la concreta possibilità di integrare fra loro 12 economie nazionali assolutamente non integrabili.

Ma non ci si è fermati a questo, perché gli intrepidi eurocrati hanno concepito un inconcepibile “allargamento a est”, tirando dentro, a tutt’oggi, altri 16 nuovi membri che con i 12 precedenti non hanno nulla a che spartire. E fanno 28. Ci sono, poi, 5 Stati “candidati” (compreso uno asiatico come la Turchia) che porterebbero il totale a 33; con dentro tutto e il contrario di tutto: dal punto di vista politico, sociale, culturale, religioso e — ultimo non ultimo — dal punto di vista economico. Un solo esempio: le differenze abissali fra i PIL pro-capite, cioè fra i vari prodotti interni lordi che sono l’indice della ricchezza reale degli Stati. Prendendo come riferimento un dato non ancora drogato dal precipitare della crisi, quello relativo al 2010, si va dagli 82.600 dollari del Lussemburgo agli 11.600 della Romania, per tacere dei 9.400 dollari dell’incandidabile Turchia. Un rapporto di 8 a 1 o, addirittura, di 9 a 1… Cose da Mille e una Notte!


Ben venga, dunque, non soltanto un Euro a più velocità, ma anche un’Europa a più velocità, basata su quattro aggregazioni regionali omogenee: una settentrionale, una meridionale e due diverse esteuropee. La nostra Europa dovrebbe avere connotazione latina e mediterranea: Francia, Italia, Spagna, Portogallo, Grecia, Cipro e Malta. E che la Merkel vada a farsi incipriare il naso altrove. 

2 Comments

  • Accad 24 Novembre 2013

    La proposta di Grillo viene da lontano; da quando, poco prima dell’adozione gneralizzata dell’euro, fu presentata (se non ricordo male dall’Olanda) una proposta di adozione a due velocità, appunto per consentire l’omogenizzazione (almeno tentare) delle differenze fra chi poteva e chi no.
    Ovviamente si è arato il mare.

  • Accad 24 Novembre 2013

    La proposta di Grillo viene da lontano; da quando, poco prima dell’adozione gneralizzata dell’euro, fu presentata (se non ricordo male dall’Olanda) una proposta di adozione a due velocità, appunto per consentire l’omogenizzazione (almeno tentare) delle differenze fra chi poteva e chi no.
    Ovviamente si è arato il mare.

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